Chi trova le 10 lire con una spiga di grano, diventa ricco all’istante: ecco il valore
"Da un granello di speranza a una ricchezza istantanea: Il valore del ritrovamento della moneta da 10 lire".
Le antiche lire hanno ancora un posto tutto loro in tutti coloro che le hanno utilizzate, e per questo motivo riportano subito alla mente alcuni ricordi piuttosto piacevoli. Quante volte ci è capitato di trovarle nelle nostre case, appoggiate o magari nascoste in vecchi cassetti? Eppure molti non sanno che quelle monete conservate potrebbero rappresentare un vero e proprio tesoro da non sottovalutare mai.
Dalla creazione della Repubblica, sono state prodotte due diverse monete da 10 lire: una con la raffigurazione di Pegaso e dell’ulivo e l’altra con la raffigurazione di spighe di grano. Anche se non tutti ricorderanno bene la prima di queste monete, poiché probabilmente è conservata solo nella memoria degli anziani e dei collezionisti, sicuramente molto più facile da ricordare è la seconda, che potrebbe essere conosciuta dai più giovani.
Per questa occasione, concentriamoci proprio sulla moneta da 10 lire con l’orecchio, la più comune e di conseguenza la più facile da avere in casa, ma che assume ugualmente il suo valore, soprattutto se è ben e maniacalmente conservata. Ma per poter essere certi del valore di queste monete, bisogna saper riconoscere tutte le diverse annate, a cui corrisponde un valore specifico.
Moneta da 10 lire con spiga di grano: scopri di più
Tra le monete da lire antiche, sappiamo che la più famosa e familiare è la spiga da 10 lire. In realtà, parlando in termini numismatici, vediamo che questa moneta si chiama “Spiga da 10 lire” perché, in effetti, sono raffigurate due spighe di grano e quindi è corretto usare il termine al plurale. Questa è sicuramente la moneta che tutti ricordano perché è stata coniata dal 1951 al 1956 e poi dal 1965 al 2001.
In molti si chiederanno come sia stato possibile che le monete da 10 lire siano state coniate fino al più o meno recente 2001, visto che al giorno d’oggi non è così facile trovarle, a meno che non si rovisti nelle case dei propri nonni o zii.
In realtà, bisogna dire che, a partire dagli anni ’80, queste bellissime monete hanno cominciato lentamente a non circolare più, anche se la loro produzione ha continuato comunque a esistere, soprattutto grazie ai tanti appassionati e collezionisti che si sono preoccupati di conservare ogni pezzo, anche quelli più recenti.
Diciamo comunque che saper riconoscere questa moneta è abbastanza semplice e non c’è bisogno di chissà quale occhio speciale o attento ai dettagli quindi, se dovessi averne uno, informati bene su cosa fare.